14/06/2021
Ironica, leggera e spumeggiante è la nuova ciclorubrica, "Ciclopensieri" tenuta da Giovanni Giorla, appassionato di bicicletta. Con uno stile di scrittura molto caratteristico vi racconterà tutto ciò che un cicloamatore ha pensato e sperimentato almeno una volta nella sua vita. Siete curiosi? Non vi resta che leggere il suo primo testo che fa da premessa ai ciclopensieri.
Cos’è l’andare in bici, se non un concentrato di ineguagliabili emozioni? Sudore, fatica, ma anche godimento, piacere, amicizia, allegria, soddisfazioni. E anche qualche caduta, a ben pensarci spesso assai ridicola (per gli spettatori…)! E, si spera, con minime conseguenze.
Imbracciare un manubrio offre un senso di libertà unico. E anche se hai percorso quell’asfalto, quell’erba, quella terra, quella polvere infinite volte, è sempre una nuova piacevole avventura. Anche quando sei solo coi tuoi pensieri e con il tuo respiro affannato. Quando hai il vento contro e magari buchi! Quando la brezza ti carezza mentre ti gusti la discesa o uno splendido paesaggio. L’importante è conoscere i propri limiti, accettarli e godersi quanto di bello questo mezzo sa offrire.
Il ciclismo è anche rispetto per l’ambiente. E infine, a mio modo di vedere, ciclista scarsissimo, da fantozziana Coppa Cobram, anche da prendere con tanta ironia. Perché alla fine lo si gusta meglio se resta un semplice, genuino divertimento.
Mi auguro, pertanto, porterete pazienza se affronterò qualche argomento legato a questa magnifica attività, in modo semiserio. Forse più semi, che serio. Spero di riuscire strapparvi un sorriso. Anche perché, come disse Charlie Chaplin, “un giorno senza sorriso è un giorno perso”.
Giovanni Giorla per Le Salite del VCO
