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Ciclorubriche redazione

Olimpiadi: che trionfi per i nostri atleti!

23/08/2021

Un commento sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 non poteva mancare, così come non può mancare un grande ringraziamento ai nostri campioni Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna. Quando qualche anno fa li avevamo scelti come testimonial de Le Salite del VCO non ci avevamo visto male!

Un oro e un bronzo: è stata una spedizione olimpica davvero ricca di soddisfazioni per Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna!
I due portacolori azzurri del VCO ci hanno regalato emozioni a non finire nell’Olimpiade che resterà nella storia per il record di medaglie (40!) ottenuto dall’ltalia, un record che ha issato la nostra nazione nella Top Ten del medagliere.
Una delle prime medaglie in assoluto è stata proprio quella di Elisa, splendida terza nella prova su strada, in una gara caratterizzata dalla straordinaria prestazione di Anna Kiesenhofer, la matematica austriaca (con tanto di Master a Cambridge e un Dottorato al Politecnico della Catalogna) vittoriosa dopo essere scattata praticamente alla partenza in compagnia di altre 4 atlete. Al secondo posto una delle principali favorite, l’olandese Annemiek Van Vleuten. Lei e le sue compagne di squadra del super team orange hanno clamorosamente sbagliato valutazione, pensando di aver ripreso tutte le fuggitive: invece la Van Vleuten è giunta al traguardo a poco più di un minuto dalla Kiesenhofer. Chi invece aveva come sempre ben chiaro lo sviluppo della corsa è stata la nostra Elisa: sempre al coperto nel gruppo delle migliori, l’ornavassese ha scelto perfettamente il tempo ed è scattata dopo la Van Vleuten, andando a conquistare una fantastica medaglia di bronzo, la seconda dopo quella di Rio 2016. Bellissimo il suo gesto sul traguardo, quella mano sul cuore che è diventata una delle immagini simbolo dell’Olimpiade italiana.
Elisa Longo Borghini ha poi partecipato, da campionessa italiana in carica, anche alla prova a cronometro: per lei un onorevole 10^ posto nella prova vinta, questa volta senza sorprese, da Annemiek Van Vleuten.
Anche Filippo Ganna è stato impegnato nella cronometro su strada: abituati molto bene dalle vittorie a ripetizione del ragazzo di Vignone, gli osservatori meno attenti erano convinti che l’azzurro avrebbe fatto un sol boccone degli avversari. In realtà il percorso, con ben 800 m di dislivello in 44 km e strappi con pendenze in doppia cifra, non era per nulla adatto alle caratteristiche di Filippo, che si è comunque difeso alla grande conquistando il 5^ posto: solo 4 secondi lo hanno separato dalla medaglia d’argento dell’olandese Tom Dumoulin e meno di 2” da quella di bronzo dell’australiano Rohan Dennis. La vittoria invece è andata allo sloveno Primoz Roglic, che ha confermato lo stato di grazia degli atleti del piccolo stato al confine est con l’Italia staccando gli avversari di oltre 1 minuto!
Dopo questa prestazione già si parlava di delusione: grave errore, per i motivi riportati sopra e perché non si teneva conto che Filippo aveva anche dovuto alternare la preparazione su strada con quella su pista. Già perché un altro grande appuntamento attendeva Ganna: l’inseguimento a squadre con i compagni Francesco Lamon, Jonathan Milan e Simone Consonni. La squadra da battere era la Danimarca, detentrice del record del mondo con 3’44”672. L’Italia dimostrava subito di essere in forma, stabilendo il nuovo record del mondo nelle eliminatorie. I danesi conquistavano la finale contro gli azzurri in maniera rocambolesca, tra polemiche per cerotti e sottobody “fuorilegge” e l’incredibile incidente nella semifinale, durante la quale il danese Madsen che stava dando il massimo per riprendersi il record andava a investire l’inglese Tanfield che era rimasto staccato.
C’erano insomma tutte le premesse per una grande sfida: nei primi giri era l’Italia ad essere in leggero vantaggio, ma poi la Danimarca recuperava e allungava fino ad avere dopo 3.000 m, e quindi a un 1 km dalla conlusione, oltre 8 decimi di vantaggio, un’enormità in questa prova. A questo punto però prendeva il comando delle operazioni Ganna, che come ormai consuetudine imprimeva al quartetto italiano una grande accelerazione. I danesi assistevano impotenti al prodigioso recupero del trenino azzurro, che recuperava progressivamente fino a tornare in vantaggio proprio negli ultimi metri e andare a vincere in 3’42”032, nuovo Record Mondiale!
È stata davvero una gioia grandissima, per gli atleti, per chi era lì e per i moltissimi che hanno seguito la prova alla TV: forse solo i trionfi di Jacobs e della 4x100 hanno saputo emozionare come la vittoria di Ganna, Lamon, Milan e Consonni!
Con queste nuove grandi prestazioni Elisa e Filippo hanno portato ancora una volta il piccolo VCO nell’elite mondiale dello sport: grazie ragazzi per emozioni che ci state regalando!
Quando vi abbiamo scelti, qualche anno fa, come testimonial de Le Salite del VCO avevamo visto proprio bene!

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